Su dissesto idrogeologico uscire dalla logica dell'emergenza

Questa mattina sono stato a Ginosa per partecipare, come vi avevo anticipato, all’evento La fragilità del territorio: dalla pericolosità al rischio, azioni di prevenzione e gestione, organizzato dall’Ordine dei geologi della Puglia in collaborazione con il comune di Ginosa, guidato dall’amico Vito Parisi. Sono intervenuto al tavolo del ricco panel di discussione che durerà per tutta la giornata di oggi, constatando con molto piacere la competenza delle personalità invitate, le quali mi hanno fornito molti spunti di riflessione e di lavoro per quando ritornerò a Roma alla Camera. 

È doveroso da parte mia ricordare da quale evento tragico nasce questa necessità di informare e di trovare soluzioni concrete al dissesto idrogeologico nel Ginosino: cinque anni fa, nel 2013, una brutta alluvione colpì per la seconda volta a distanza di pochissimo tempo Ginosa e i suoi dintorni. In realtà l’alluvione interessò gran parte della provincia di Taranto ma Ginosa contò i danni maggiori: case allagate, strade divelte, ponti crollati, le esondazioni dei fiumi Lato e Brada. 
 

In proiezione, tutto il Paese è periodicamente vittima del maltempo, ultimo esempio la Calabria che in queste ore piange le ennesime vittime di queste catastrofi. Ma perché le piogge, appena diventano un po’ più ingenti, causano esondazioni, alluvioni, frane? La pioggia rivela i danni perpetrati in anni di sanatorie, condoni e cementificazione selvaggia. Lo sfruttamento massiccio dei nostri territori, delle risorse naturali e le errate iniziative legislative emergenziali hanno, da un lato, favorito la criminalità organizzata nella perpetrazione dei più gravi reati in materia paesaggistico - ambientale e, dall’altro, hanno reso inadeguate e ad alto rischio per l’incolumità pubblica aree densamente popolate e di sviluppo industriale e commerciale. 

Per tutti questi motivi nel provvedimento sul riordino dei Ministeri abbiamo inserito la riorganizzazione delle competenze del dicastero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Infatti abbiamo individuato un unico centro di coordinamento e di responsabilità politica per l’emergenza in materia ambientale e la bonifica dei siti inquinati, le misure di contrasto del danno ambientale e di ripristino dei siti, per il contrasto del dissesto idrogeologico, la difesa del suolo e politiche di sviluppo sostenibile e di economia circolare. In particolare, per favorire una migliore soluzione, anche in termini di prevenzione sul dissesto idrogeologico, siamo andati avanti con la soppressione della Struttura di missione contro il dissesto idrogeologico, istituita presso la Presidenza del Consiglio nel corso del precedente governo Pd. 

Il Movimento 5 Stelle attraverso la promozione del provvedimento sul riordino dei Ministeri ha cercato di portare avanti tutti i nostri obiettivi politici. Crediamo fortemente che al centro dell’azione di Governo ci sia il ministero dell’Ambiente. Questo è il Paese più bello del mondo ma è anche un Paese molto fragile: il 25 per cento di questo territorio, che interessa più di 12 milioni di abitanti, è purtroppo soggetto a un elevatissimo rischio sismico e idrogeologico e questo determina che le condizioni di criticità siano in qualche modo endemiche e strutturali. 
Per cui dobbiamo assolutamente uscire dalla logica della gestione dell’emergenza per entrare nella logica della programmazione e della pianificazione. Le Strutture di missione non sono state sufficienti ma anzi foriere di dispersione di energie e risorse. Vogliamo che tutte queste risorse vengano invece accentrate in un’unica regia politica che intervenga su tutte le terre dei fuochi che, purtroppo, connotano questo Paese. Il Ministro Costa deve quindi essere messo nella condizione di poter intervenire attraverso una programmazione di messa in sicurezza permanente, con la possibilità di agire in maniera tempestiva!

LEGGI L'ARTICOLO

Tempo di lettura: 4'

Pubblicato il: 09/10/2018 - 17:01:5


TORNA ALLA HOME
Giovanni Vianello

Interrogazione a MiBACT su tempi e sede Soprintendenza subacquea a Taranto

È necessario che il MiBACT adotti tutte le azioni necessarie per garantire la piena e pronta operatività della Soprintendenza nazionale per il patrimonio subacqueo nella città di Taranto

Leggi di più

Giovanni Vianello

Lezzi firma decreto per Zes Jonica

Ieri il Ministro Lezzi ha firmato il decreto istitutivo della Zes Jonica 

Leggi di più

Giovanni Vianello

Prima giornata di missione a Ferrara con Ecomafie

Vi racconto la mia prima giornata al RemTech Expo di Ferrara trascorsa in compagnia del presidente della Commissione Ecomafie, Stefano Vignaroli e alcuni dei colleghi della Bicamerale

Leggi di più

Giovanni Vianello

19/05/22 - Bonifiche Taranto: audizione Corbelli, assurdo che il Governo non sblocchi la situazione.

Abbiamo appreso notizie che lasciano l’amaro in bocca ma che mi portano ad affermare che è assurdo che il Governo non sblocchi la situazione sulle bonifiche di Taranto.

Leggi di più

Giovanni Vianello

Oltre 147mila beneficiari reddito e pensione cittadinanza in province Taranto, Brindisi e Bari

I dati aggiornati dell'Osservatorio Inps sui beneficiari delle varie misure di sostegno al reddito nelle province di Bari, Brindisi e Taranto

Leggi di più

Giovanni Vianello

La nuova sede del Consiglio regionale pugliese: uno spreco gigantesco

Il M5S Puglia ha impiegato un anno per approfondire la sua indagine sulla nuova sede del Consiglio regionale pugliese, un'opera pubblica molto dispendiosa e ad alto impatto ambientale

Leggi di più

Giovanni Vianello

29/04/22 - Bonifiche Taranto: inquietante audizione in Commissione Ecomafie, responsabilità politiche sono evidenti.

L’audizione del Prefetto di #Taranto ha rivelato uno stato inquietante delle bonifiche e contestualmente si è compreso di un sostanziale disinteresse del Governo sull’argomento. Di fatto ci troviamo in una fase di stallo che ormai dura da 1 anno e mezzo

Leggi di più

Giovanni Vianello

07/07/22 - Ho votato orgogliosamente NO alla fiducia al Governo Draghi!

Un Governo che propone rigassificatori senza tutele ambientali e per la salute della popolazione, che agevola una pessima gestione dei rifiuti nella Capitale, che agevola centrali a carbone e raffinerie, che continua a dare miliardi alle multinazionali delle fonti fossili ment...

Leggi di più