Grazie all’incessante lavoro del ministro per il Sud, Barbara Lezzi, la Zes Ionica vedrà finalmente luce, nonostante il tremendo ritardo causato dalla negligenza del Pd regionale.
Non solo il Ministro Lezzi ha preso sin dall’inizio in carico la promozione di quest’ulteriore motore di progresso economico e occupazionale per il nostro territorio ma ha anche migliorato i margini di efficacia delle Zes, istituendo un fondo da 300 milioni per le imprese, favorendo la sospensione dell’Iva e lo snellimento delle procedure burocratiche per le aziende che vogliono insediarsi nelle Zes.
Il porto del capoluogo ionico - in qualità di distretto portuale di riferimento della Zes Ionica - godrà di nuove e importanti opportunità maggiormente innovative che di sicuro avranno una ricaduta in termini positivi sulla città di Taranto.
Ora auspico la massima collaborazione della Regione Puglia e del Comune di Taranto.
Conferenza stampa con gli imprenditori di Class Action Italia, piccole imprese dell’edilizia che stanno denunciando in ogni sede i danni che Draghi sta provocando nello smontare il bonus 110%, una misura di #RiqualificazioneEnergetica al quale sono legate più di 3...
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Noi di Alternativa siamo stati i primi a denunciare che questo Governo stava favorendo le fonti fossili, ritardando la transizione ecologica
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Il mio intervento di illustrazione sull’articolo 5 del DL AIUTI (dl 50/2022) quante sono le deroghe, pensando al futuro e a Piombino (e a ogni altra parte d’Italia dove vorrebbero mettere questi stabilimenti soggetti a rischio di incidente rilevante).
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Grazie a un nostro emendamento (a prima firma Daga - M5S) nell'ambito del dl Crescita. Nessuno deve rimanere indietro
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Apprendiamo dagli organi di stampa che il Governo Draghi, attraverso la bozza del decreto “aiuti” vorrebbe realizzare i nuovi rigassificatori galleggianti senza le procedure di Valutazione d’impatto Ambientale
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Non sono soddisfatto della risposta di Cingolani perché si sta intervenendo ora per cercare di sanare un problema che era ampiamente prevedibile e che era già attuale
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Il “DDL concorrenza” del Governo Draghi all’art. 6 promuove la privatizzazione dei servizi pubblici locali (acqua, rifiuti, trasporti) e lo fa in maniera subdola, costringendo di fatto gli enti locali a svendere i propri servizi pubblici.
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