Ha ragione Greta, le discussioni sulla tutela dell’ambiente e sulla transizione ecologica si stanno rivelando (per lo meno in Italia) solo un BLA BLA BLA.
“Cingolani non ci dice la verità e continua a ribadire che sta rispettando i tempi previsti sul PiTESAI. In realtà ad oggi oltre a non esserci il piano, non si è tenuta nemmeno la Conferenza Unificata utile per stabilire l'idoneità delle aree per la parte a terra. Come fa a dire che non c’è alcun ritardo?” - dichiara il parlamentare tarantino Giovanni Vianello della commissione Attività Produttive e della bicamerale Ecomafie,-
“Secondo l’art.11-ter” - continua Vianello autore degli emendamenti approvati che hanno permesso le proroghe del PiTESAI e moratoria - “del Decreto-legge 135/18 come convertito dalla legge n. 12, 11 febbraio 2019, volta a definire le aree non idonee per le attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi sul territorio nazionale il piano doveva essere approvato entro il 30 settembre ma attualmente si è conclusa solo la Valutazione Ambientale Strategica. Inoltre il Ministro della cosiddetta Transizione Ecologica afferma che non rilascerà alcuna nuova autorizzazione. Mi piacerebbe credergli ma anche questa dichiarazione è priva di fondamento giuridico in quanto la moratoria che ho fortemente voluto, come cita la stessa norma, è già scaduta il 30 settembre 2021 ed ora i petrolieri sono legittimati a chiedere la prosecuzione degli iter. Ricordo a Cingolani che prima che lui sedesse a capo del MITE tra la scadenza del PiTESAI e la scadenza della moratoria c’era una differenza di 6 mesi in modo da non permettere la ripartenza degli iter prima che si espletassero tutti i passaggi per rendere effettivo il PiTESAI, ma lui nell’ultima mini proroga che ha ci concesso nell’ultimo milleproroghe ha parificato le scadenze al 30 settembre e non ha voluto estendere i tempi per PiTESAI e moratoria neanche fino a dicembre 2021 perchè avrebbe concluso il piano entro settembre.”
“È chiaro che abbiamo a che fare con un Ministro che è costretto a raccontare narrazioni forvianti per coprire i suoi insuccessi. Ed è quantomeno contraddittorio che Cingolani esca dalla Pre-Cop26 facendo uso di parole sulla tutela ambientale che in realtà non si traducono in fatti, poiché non solo non c’è più alcuna norma giuridica che impedisca alle multinazionali di riprendere i procedimenti ma si è anche rifiutato per ben due volte di bloccare tutte le future trivelle e Air Gun bocciandomi gli emendamenti presentati. Caro Ministro, anche una giovane donna di 18 anni (Greta Thunberg) si è accorta che anzichè fatti, sulla transizione ecologica è sempre e solo il solito BLA BLA. BLA.”
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