Aseco di Ginosa posto sotto sequestro

I sigilli dei Carabinieri forestali sono arrivati all’Aseco di Ginosa, un impianto di compostaggio del gruppo Aquedotto Pugliese (controllato al 100% da Regione Puglia). Quello che è successo martedì mattina fonda i timori dei cittadini, i quali hanno sempre trovato per le loro istanze una giusta rappresentanza da parte del sindaco di Ginosa Vito Parisi del Movimento 5 Stelle.

Bravo Parisi, primo cittadino di frontiera, in particolare sul caso Aseco. Nonostante abbia ricevuto ingiusti attacchi dall’Amministrazione regionale non si è mai messo in disparte, non arretrando neanche di un centimetro sempre e solo nell’interesse della collettività.

Possiamo dirlo a gran voce che su Aseco abbiamo seguito passo dopo passo le vicende e avevamo giustamente intuito grossi problemi. Il sito di compostaggio presenta infatti due questioni: l’elevato quantitativo autorizzato per il conferimento dei rifiuti (80mila t/a) e con il sequestro di oggi si è avuta conferma della malagestione del sito.

Come recita un famoso detto ‘tutti i nodi vengono al pettine’ ma, anche in questa storia, il ‘pettine’ non viene rappresentato dalla Regione Puglia di Michele Emiliano (che avrebbe potuto fermare l’attività o al minimo modificare i quantitativi dell’attività del sito di compostaggio) bensì, dalla Procura in prima battuta e in seconda dai bracci operativi, ossia i Carabinieri forestali. 

A loro va il mio plauso per aver finalizzato l’indagine con l’operazione di sequestro e ovviamente, anche alla caparbietà del Primo cittadino di Ginosa. Nello specifico, i reati contestati al gestore dalla magistratura vanno dalla gestione illecita di rifiuti al getto pericoloso di cose.

Personalmente mi sono sempre interessato all’Aseco di Ginosa, sulla gestione dell’impianto e sull’eventualità di alcune conseguenze ambientali. Tale interesse si è palesato in varie richieste ad Arpa e Asl, sia per quanto riguarda i dati su probabili contaminazioni derivanti dall’impianto di compostaggio sia per ciò che concerne le ripercussioni che Aseco avrebbe potuto avere sui terreni privati vicini, magari perpetrando in una gestione non corretta.

LEGGI L'ARTICOLO

Tempo di lettura: 3'

Pubblicato il: 18/04/2019 - 11:49:4


TORNA ALLA HOME
Giovanni Vianello

Corte Ue, Maxi multa per l'Italia su acque reflue

Il Paese è indietro sul trattamento delle acque reflue. Dal 2012 ad oggi solo 35 agglomerati urbani su 109 sono stati messi a norma. Per questo l'Italia dovrà pagare da subito 25 milioni e una penale di 30 milioni per ogni semestre di ritardo 

Leggi di più

Giovanni Vianello

09/03/22 - Bonifiche Mar Piccolo: tutto fermo, il Governo sta ancora valutando.

Il Ministero della Transizione ecologica ha risposto alla mia interrogazione in Commissione Ambiente sul blocco delle bonifiche in Mar Piccolo. La risposta del Governo è stata alquanto deludente! La sintesi: tutto è fermo e il Governo ha necessità di ap...

Leggi di più

Giovanni Vianello

Eipli rimane in mano pubblica

Grazie a un nostro emendamento (a prima firma Daga - M5S) nell'ambito del dl Crescita. Nessuno deve rimanere indietro

Leggi di più

Giovanni Vianello

22/06/22 - Diretta Presentazione alla Camera del Trattato contro la proliferazione delle fonti fossili

Diretta Presentazione alla Camera del Trattato contro la proliferazione delle fonti fossili

Leggi di più

Giovanni Vianello

Strade e collegamenti ferroviari della provincia di Taranto

Ho incontrato l'assessore ai Trasporti e alla Mobilità sostenibile della Regione Puglia 

Leggi di più

Giovanni Vianello

Milleoproroghe, Presenteró emendamento per prorogare PiTESAI e moratoria

Mi auguro che sul tema delle trivelle possa esserci la massima convergenza, sulla tutela ambientale dei nostri mari e territori non possono esserci bandiere politiche

Leggi di più

Giovanni Vianello

Emissioni odorigene, interviene il ministero dell'Ambiente

La settimana parlamentare si chiude con la discussione della mia interpellanza urgente sulle emissioni odorigene, tema sul quale serviva fare chiarezza, infatti, da oggi il Ministero interviene sanando un gap esistente a livello normativo

Leggi di più

Giovanni Vianello

L'Italia è pronta a differenziare i rifiuti urbani Covid

No a nuovi inceneritori!

Leggi di più