Donne e lavoro, un binomio fondamentale per un rilancio economico del Paese: quale la situazione attuale e quali misure mettere in campo.
Ne abbiamo discusso ieri a Taranto, nella sede del comitato elettorale per Antonella Laricchia Presidente, con la vicepresidente alla Camera Maria Edera Spadoni, la candidata presidente Antonella Laricchia e l’avvocata e ricercatrice di diritto del lavoro Roberta Caragnano.
Un tema di cui non si parla mai abbastanza e per il quale qui in Puglia non sono stati fatti atti concreti. Basti pensare a quello che è accaduto per far approvare la doppia preferenza di genere, sul caso Puglia è addirittura dovuto intervenire il Governo. Dobbiamo dare la possibilità alle donne di emergere, per questo credo che la parità di trattamento tra uomini e donne, anche in campo professionale, sia un principio fondamentale su cui le istituzioni nazionali devono continuare a puntare, promuovendolo come un valore e un diritto fondamentale per il bene dell’intero Paese.
"Una vera rivoluzione ci sarà quando tutta la società e soprattutto gli uomini capiranno l'importanza di questo tema, la parità di genere. L’anno scorso 37mila donne hanno lasciato il loro lavoro, soprattutto neo mamme - ha detto la collega alla Camera Maria Edera Spadoni - donne che quotidianamente si trovano a dover scegliere tra lavoro e famiglia. Questa è una scelta che non vogliamo che nessuna donna debba più fare. In Puglia c’è una percentuale troppo bassa di asili nido per questo vogliamo lavorare per incrementare questo dato, un aspetto fondamentale anche per il risvolto occupazionale che porterebbe”.
La nostra candidata Presidente Laricchia invece ha dichiarato che "la Puglia è la regione con il peggior gap occupazionale tra uomini e donne con uno scarto di 27 punti, ed è la conseguenza di una politica regionale che non ha mai investito realmente sul lavoro, basta pensare ai centri per l’impiego che non funzionano e che vogliamo completamente riformare per dare davvero la possibilità di incontro tra domanda e offerta. Per questo è necessario affrontare oggi questo tema, centrale nel nostro programma e per il quale vogliamo proporre un piano di interventi chiamato Donne di Puglia a Lavoro. Abbiamo analizzato i settori fondamentali dell'istruzione in Puglia per comprendere quali opportunità vanno valorizzate e come intervenire, per esempio con il prestito di formazione per prevenire l'emigrazione dei cervelli. In Puglia le imprese cercano figure che le nostre università non formano. Per questo è necessario creare una comunicazione tra gli enti di formazione e le imprese, sinergie che creano lavoro e opportunità".
Al tavolo anche l'avvocata e ricercatrice di diritto del lavoro, Roberta Caragnano: "L’impatto del Covid sul mercato del lavoro è stato catastrofico. Ma oggi vogliamo presentare delle proposte per migliorare le condizioni lavorative femminili: innanzitutto, rafforzare l’Osservatorio nazionale del Lavoro e realizzare un Piano nazionale per l’occupazione femminile che sia un patto di medio o lungo periodo tra tutti gli stakeholder e parti sociali che miri a realizzare azioni puntuali e concrete senza trascurare una azione coordinata e condivisa con le Regioni. Per questo è necessario rimettere il tema dell’occupazione femminile al centro dell’Agenda politica del Paese con una programmazione che tenga presente le differenze di genere e che consenta di lavorare non solo sui dati disaggregati per genere ed età e per diversi settori ma anche alla costruzione e implementazione di indicatori di genere da utilizzare quali parametri di riferimento”.
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