Il SalvaMare è stato approvato dall’Aula della Camera, ora passa al Senato!
È un disegno di legge che ci ha tenuto impegnati per settimane in numerosi incontri con pescatori, mitilicotori, associazioni e organizzazioni ambientaliste di livello nazionale. Un disegno di legge migliorato rispetto al testo iniziale, un percorso plurale per contrastare il fenomeno dei rifiuti in mare grazie al grande aiuto degli operatori del mare, i nostri pescatori che d’ora in avanti potranno recuperare e portare a smaltimento gli scarti intrappolati in via accidentale nelle loro reti. Un provvedimento che estende la possibilità di intervenire sulla raccolta dei rifiuti anche nei laghi, nelle lagune e nei fiumi e che soprattutto promuove l’organizzazione di campagne di pulizia e sensibilizzazione sul tema.
Vi dicevo, è una misura nettamente migliorata dal lavoro in commissione Ambiente e in Aula. Infatti, con l’ok della Camera abbiamo approvato anche due emendamenti importantissimi!
Grazie al primo emendamento approvato oggi, finalmente i biologi marini brevettati (i SUB) potranno svolgere operazioni di ricerca in mare senza necessariamente avvalersi di sommozzatori che, pur avendo dei specifici brevetti per determinate immersioni, non conoscono in maniera approfondita la biologia marina.
Il secondo emendamento, cosiddetto “Posidonia”- sottoscritto da tutta la commissione Ambiente della Camera, comprese le opposizioni - è volto al corretto trattamento della pianta marina spiaggiata.
In cosa consiste?
D’ora in poi le biomasse vegetali spiaggiate potranno essere riaffondate in mare, in siti idonei e in via sperimentale, previa vagliatura per separare la pianta da sabbia o rifiuti. Eventualmente poi, la sabbia così recuperata potrà essere usata per il ripascimento degli arenili, previa valutazione e autorizzazione caso per caso dalle autorità competenti. Uguale procedura per gli accumuli costituiti da alghe mineralizzate, sabbia e altri materiali di origine umana. Via libera quindi anche al recupero dei materiali legnosi depositati naturalmente sulle sponde di laghi e fiumi. In questo caso però, saranno le Regioni e le province competenti a stabilire tutti i criteri e le modalità di raccolta, gestione e riutilizzo dei materiali reperiti, sulla base delle norme tecniche Ispra, che notoriamente è il braccio tecnico del ministero dell’Ambiente!
Ora, come vi ho detto, il provvedimento SalvaMare passa al Senato per l’ok definitivo. Ma la battaglia contro il marine litter non finisce qui, sto personalmente portando avanti un percorso di conoscenza e soluzione per le retine utilizzate nelle attività di mitilicoltura. Presto vi daró aggiornamenti anche su questo fronte!
Leggeremo nel merito la sentenza di primo grado nell'ambito del processo Ambiente Svenduto, ma quello che ad oggi possiamo dire è che l’Ilva ha rappresentato, e rappresenta ancora oggi, una vergogna di Stato!
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