Oggi, grazie all’intervento del Consiglio dei Ministri e nell’ambito del decreto legge Semplificazioni, viene in maniera definitiva cancellato il SISTRI (soppressione dal 1 gennaio 2019), introdotto nel 2010 per gestire il sistema informativo sulla movimentazione dei rifiuti speciali ma di fatto MAI ENTRATO IN FUNZIONE.
Eppure tale sistema ha comportato negli anni COSTI ENORMI, non solo per le aziende che vi hanno aderito ma anche per lo Stato!
I costi sostenuti da imprese e dallo Stato per un sistema mai entrato in funzione:
- Dal 2010 al 2014 sono stati fatturati 290 milioni, di cui quasi 90 pagati effettivamente
- Dal 2015 al 2018: fatturati 66 milioni, pagati 51
QUINDI IL COSTO EFFETTIVO 141 MILIONI:
Attualmente era in corso un affidamento da 260 milioni in 5 anni che viene sospesa cancellando il Sistri.
Lo scopo del SISTRI è certamente condivisibile, IL PROBLEMA E CHE NON È MAI STATO OPERATIVO!
QUINDI COSA SUCCEDE ADESSO?
Verrà introdotto un nuovo sistema di tracciabilità direttamente gestito dal ministero dell’Ambiente.
Fino alla sua piena operatività, i titolari soggetti alla tracciabilità dovranno continuare a usare il medesimo sistema utilizzato ora, quello cartaceo.
IL NUOVO SISTRI, GESTITO DIRETTAMENTE DAL MINISTERO, COSTERÀ INVECE CIRCA 3 MILIONI DI EURO L’ANNO!!
Parliamo di un primo stanziamento di 260 milioni di euro totali che sarà erogato alle Regioni per finanziare 57 interventi in tutto: 18 di progettazione e 29 anche di realizzazione sull’intero territorio nazionale
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