La provincia ionica pretende rispetto, anche a livello infrastrutturale

Sorrido davanti alla piccata risposta dell’assessore ai Trasporti della Regione Puglia, Giannini. 
Sorrido perché, a fronte della documentazione che mi è stata fornita da Anas, del Contratto di Programma Anas e del Piano regionale dei Trasporti, capisco che la risposta di Giannini dimostra due cose:

- La prima, CONFERMA che la Regione Puglia ha chiesto e ottenuto il DEFINANZIAMENTO per la realizzazione della superstrada, che avrebbe permesso ai tarantini di arrivare, comodamente e velocemente, all’autostrada A-14, bypassando il centro urbano di Massafra.
- La seconda dimostra che qualcuno a Bari pensa che nella provincia di Taranto ci siano persone con il cosiddetto ‘anello al naso’. 

Altrimenti, non si spiegherebbe la sfacciataggine utilizzata nel rivendicare come NUOVE OPERE, infrastrutture che in realtà sono in programmazione da molti anni, e in un altro caso (SS-100) aver fatto aumentare i chilometri di strada da percorrere. 

L’ennesimo scippo che le infrastrutture del territorio ionico hanno subito è un fatto INDISCUTIBILE, e non è che l’ultimo di una lunga serie di definanziamenti o ridimensionamenti avvenuti per volontà della Regione Puglia. 

PORTO QUALCHE ESEMPIO...
Potrei parlare, in epoca Vendola, della Bradanico-Salentina (tratto Taranto - Lecce), una infrastruttura originariamente prevista a due carreggiate a 4 corsie (due corsie per ogni senso di marcia) ma successivamente retrocessa a C1, ossia a un’unica carreggiata con sole 2 corsie. 

Oppure della mancata programmazione per il raddoppio a due carreggiate a 4 corsie (due corsie per ogni senso di marcia) di TUTTO il tratto della SS 100 Massafra-Bari che, nella nuova proposta della Regione Puglia, esclude il raddoppio del tracciato nei pressi di Mottola. 

Secondo la logica della Regione Puglia, il percorso più veloce e funzionale, per collegare senza pedaggio autostradale Taranto a Bari (sedi entrambe di due porti “core” della rete europea TEN-T), è quello di:
1) prendere la SS106 jonica
2) poi svoltare sulla diramazione 106-dir per giungere ai piedi di Mottola (allungando di oltre 10 km rispetto il tracciato Taranto-Massafra)
3) successivamente nuova deviazione sul tronco autostradale della A-14 (retrocessa a strada statale) e grande aggiramento a ovest dell’abitato di Mottola per oltre 22 km, fino ad arrivare a San Basilio (allungamento di circa 8 km rispetto all’attuale tracciato della SS-100 che passa ad est di Mottola).
UN TOTALE DI CIRCA 18 KM DI STRADA IN PIÙ che la programmazione della Regione Puglia ha imposto alla provincia ionica. 

Il mio auspicio è che tutta la politica locale, a prescindere dal colore, si sollevi e richieda a gran voce rispetto per Taranto, riprogrammando la superstrada Taranto-Massafra (SS7) e Massafra-Gioia del Colle (SS100).

Non è una pretesa da campagna elettorale, è solo semplice buon senso perchè la nefasta programmazione avviata da Giannini non potrà essere cambiata in futuro quando le opere saranno in corso di realizzazione e i contratti con le ditte saranno già firmati.

 

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Pubblicato il: 26/06/2020 - 18:05:0


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