Il 2 giugno a Roma sarà una grande festa, la festa del cambiamento. Perchè dopo quasi tre mesi di duro lavoro tra i fuochi incrociati della stampa nazionale e internazionale, veti e incontri, il governo Conte partirà con il giuramento al Quirinale previsto per l'1 giugno alle 16.
"Lavoreremo intensamente per realizzare gli obiettivi politici anticipati nel contratto, lavoreremo con determinazione per migliorare la qualità di vita di tutti gli italiani". Così il Presidente del Consiglio incaricato, Giuseppe Conte, ha concluso il suo breve intervento al Quirinale dopo aver letto la lista dei ministri del suo governo, composta da: Luigi Di Maio ministro dello Sviluppo Economico e Lavoro nonchè vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini ministro dell'Interno e vicepresidente del Consiglio, Riccardo Fraccaro ai Rapporti con il Parlamento, Giulia Bongiorno alla Pubblica amministrazione, Barbara Lezzi ministro per il Sud, Lorenzo Fontana alla Famiglia e Disabilità, Paolo Savona agli Affari Europei, Alfonso Bonafede alla Giustizia, Enzo Moavero Milanesi agli Affari esteri, Elisabetta Trenta ministro della Difesa, Gianmarco Centinaio alle Politiche Agricole, Giovanni Tria all'Economia e Finanze, Sergio Costa ministro dell'Ambiente, Marco Bussetti all'Istruzione, Danilo Toninelli alle Infrastrutture, Giulia Grillo alla Salute, Giancarlo Giorgetti sarà sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alberto Bonisoli ai Beni Culturali e al Turismo, Erika Stefani agli Affari Regionali.
Con la scusa del rischio di rimanere senza gas il Governo elemosina a caro prezzo il GNL tra nazioni scarsamente democratiche e contestualmente, a spese degli italiani, agevola l’installazione di nuovi rigassificatori e nuove trivelle.
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