E’ raccapricciante l’atteggiamento del Governo che nelle commissioni bilancio e finanze ha espresso parere contrario ai nostri emendamenti presentati al DL aiuti sull’art.5 dedicato ai rigassificatori galleggianti. Il Governo vorrebbe, previo avvallo della Commissione europea, non svolgere le procedure di VIA ma al contempo garantirà per 20 anni il profitto alle multinazionali del fossile. Evitare le procedure di VIA è pericolosissimo non solo per l’ambiente e la salute ma anche per la sicurezza dei cittadini. Già in passato le procedure di VIA, attraverso gli enti tecnici governativi, hanno rilevato in diverse occasioni carenze nella progettazione da parte dei proponenti di Rigassificatori e in alcuni casi la procedure VIA ha evidenziato la pericolosità non sostenibile in alcune aree portuali del Paese proprio perché sono aree in cui generalmente insistono altri stabilimenti a Rischio di incedenti Rilevanti. Penso a Piombino che in area contigua al porto ha già 4 stabilimenti soggetti a Rischio di Incidente Rilevante con un’area di letalità che in caso di incidenti potrebbe arrivare fino al porto, se a queste 4 industrie si affianca un Rigassificatore, la portata esplosiva potrebbe diventare una minaccia per tutta l’area. Il Governo e i partiti ignorano tutto ciò. Inoltre il Governo ha voluto garantire con soldi pubblici un utile fino al 2043 alle multinazionali delle fonti fossili che gestiranno i rigassificatori, una tassa nascosta che peserà ulteriormente sui cittadini. I pareri contrari non hanno guardato in faccia neanche i pericoli connessi al Rischio di incedente rilevante, figuriamoci a regalare soldi pubblici per infrastrutture che ci legheranno per altri 20 anni alle fonti fossili.
È arrivata la sentenza del Tar che ha rigettato il ricorso del Presidente della Provincia di Taranto, già interdetto temporaneamente dal conferimento di incarichi. Ora è un Presidente dimezzato dei suoi poteri, vada a casa!
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Nel corso della discussione finale sulla Manovra, il governo ha accolto, lo scorso 30 dicembre, un mio ordine del giorno a favore dell'incremento di risorse per le Aree Marine Protette
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Ieri il ministro del Mise e del Lavoro Di Maio ha accolto al Ministero numerose associazioni cittadine in un incontro che aveva l'obiettivo di fare un quadro sulla situazione di Taranto legata al grande siderurgico
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Vi aggiorno sui contenuti dell'incontro di questa mattina con il responsabile Investimenti Area Sud di RFI
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L’ennesimo scippo che le infrastrutture del territorio ionico hanno subito è un fatto indiscutibile
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Sabato scorso, con Soave Alemanno e Cristian Casili siamo stati dal direttore dell'area marina protetta di Porto Cesareo, Paolo D'Ambrosio, per discutere sulla possibilità di ampliarla alle zone marine del Parco naturale di Porto Selvaggio
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la Camera dei Deputati ha approvato una mozione unitaria (Lega, M5S, PD, FI, IV, LEU) che sfavorisce il sud a vantaggio del nord.
Vi spiego meglio perché ad un occhio non attento se si leggono 2 degli “impegni” approvati, può sembrare una proposta ...
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Con la norma su immunità contenuta nel dl Imprese non riteniamo che sia stato raggiunto il bilanciamento degli interessi tra impresa, cittadini e diritti costituzionali
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