Buon lavoro a Melucci, continuità del passato tra il nulla del centro-destra e il suicidio del M5S di Conte. Sotto la propaganda della finta “decarbonizzazione”, schiacciati i temi ambientali. Buon lavoro al sindaco di Taranto, il riconfermato Melucci a capo di un’ampia coalizione. Melucci, con il bene placido di Emiliano. ha aumentato il consenso rispetto 5 anni fa, vincendo al primo turno e sbaragliando la concorrenza, dimostrando, agli occhi dei cittadini, di essere stato più credibile degli altri. In una città dove 1 cittadino su 2 non si sente rappresentato da nessuno e diserta le urne, il PD, partito dei decreti Salva Ilva, della FINTA decarbonizzazione, degli inceneritori, delle trivelle, della raccolta differenziata che non parte, ha addirittura aumentato il suo consenso, erodendolo all’alleato M5S di Conte che sempre più precipita nei risultati: Il M5S con un pessimo 4,18% ottenuto, passa da 8797 voti del 2017 a soli 3316 voti del 2022, meno della metà quando con l’allora candidato sindaco pentastellato si ottenne il 12,43%. Il lavoro di Conte si è dunque realizzato anche qui a Taranto: ridurre ai minimi termini il M5S riportando il consenso al PD, missione compiuta, è il nuovo corso bellezza! Mentre una forza dichiaratamente ambientalista come i Verdi, con un 3,24% dei voti a sostegno di Melucci, dimostra che la scelta di inseguire il PD alle elezioni ti darà pure un seggio per entrare in consiglio comunale e magari pretendere anche un assessorato, anche se non rappresenti quasi nessuno e per tale scopo hai deciso di chiudere gli occhi sui temi ambientali. Tuttavia M5S e Verdi, che si autodefiniscono ambientalisti, sono stati funzionali alla ricostruzione dell’immagine del PD. Questo è il fatto. Il centro destra, come ampiamente prevedibile, pur rimanendo su % simili al 2017 non ha convinto la città probabilmente a causa di una debole proposta politica tra l’altro non legata ad un lavoro territoriale. Un candidato sindaco come Musillo che fino ad un anno fa militava nel centrosinistra non ha convinto così come non hanno convinto i maggiori partiti di centro destra, Fratelli d’Italia è la prima forza nazionale nella compagine di centro destra a Taranto con un 6.61%, cala Forza Italia 4,23% e la lega non esiste. In linea di massima sui temi ambientali, il centro destra pur avendo visioni simili al centro sinistra e soprattutto al PD, a differenza di questi ultimi, non è riuscito a costruirsi una nuova verginità agli occhi dei cittadini. Gli altri candidati sindaco di liste civiche, Abbate (5,11%) e Battista (4,42%), con proposte politiche maggiormente di rottura rispetto i classici grandi partiti, non sono riusciti a convincere gli elettori fermandosi a consensi troppo bassi per impensierire le grandi coalizioni ma sufficienti per eleggere solo se stessi al consiglio comunale. Nell’assistere alle riconferme del passato, oggi è evidente che non esiste un’alternativa politica valida e credibile, che costruisce attorno ai temi ambientali il proprio programma e perciò i grandi partiti possono permettersi di parlare di ambiente, di decarbonizzazione e di transizione ecologica, convincendo i cittadini con la propaganda e senza che nessuno gli dica nulla. Però 1 persona su 2 non va a votare, questo significherà pure qualcosa.
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