Vedo che non solo l’unico ad affermare che l’infrastrutturazione delle importazioni di gas sono già sufficienti anche in caso venisse a mancare l’apporto del gas Russo.
Nel report annuale che i servizi segreti italiani mandano al Parlamento (nell’immagine) potete leggerlo con i vostri occhi.
Non posso che concordare con questa analisi infatti se così non fosse allora l’Italia non rispetterebbe il Regolamento (UE) 2017/1938. Basti considerare che nel 2021 diversi gasdotti già esistenti sono stati sotto-utilizzati, infatti l’attuale capacità di importazione del gas dall’Algeria, Transmed è di 30,2 miliardi di mc annui mentre ha importato in Italia solo 21 miliardi di mc, dalla Libia Greenstream capacità di 11 miliardi di mc annui ha importato circa 3 miliardi di mc, il punto di importazione Passo Gries nel 2021 ha ridotto del 74% l’importazione di gas dal nord Europa rispetto al 2020 passando da 8,5 miliardi di mc a 2,1 miliardi di mc. Inoltre ricordo ancora una volta che sempre nel 2021 l’Italia ha esportato 1,5 miliardi di mc all’estero.
Ma questi sono solo degli esempi pratici facilmente verificabili, quello che però aggiunge l’intelligence italiana è molto indicativo e il Parlamento italiano farebbe bene a leggere le relazioni che i servizi segreti ci inviano ogni anno.
A questo punto c’è da chiedersi da dove prende le informazioni il Governo italiano visto che le iniziative previste all’art.5 bis del decreto sulla crisi ucraina invece ci parlano di aumento di produzione elettrica da carbone e olio combustibile, inoltre in deroga alla normativa italiana e regionale sulle emissioni inquinanti, per compensare la mancanza di importazione del gas dalla Russia.
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