04/05/22 - Abbiamo energia eolica ma non la utilizziamo, persi in Italia 822GWh!

Quando dico che il Governo italiano sfavorisce la transizione ecologica è perchè non fa nulla per portare il Paese ad essere indipendente energeticamente e al contempo ambientalmente sostenibile.

Come vi ho sempre detto, la “ricetta” contro il caro bollette e contro la dipendenza dalle fonti fossili importate dall’estero è di puntare su:

1?? Energie Rinnovabili, per produrre energia senza importarla dall’estero.

2?? Riqualificazione energetica, per consumare meno energia e migliorare la qualità della vita degli italiani e le prestazioni delle imprese.

3?? Stoccaggio di energia, perchè si deve garantire che tutta l’energia rinnovabile prodotta venga poi utilizzata quando non c’è vento oppure è notte.

4?? Miglioramento della Rete Elettrica Nazionale, per evitare congestioni di rete e garantire la stabilità soprattutto durante i picchi di domanda e produzione di energia.

5?? Utilizzo dell’idrogeno verde dove è necessario.

Ma il Governo non fa nulla in questo senso e oggi vorrei darvi un’altra prova:

Uno degli esempi più eclatanti è rappresentato dalla Mancata Produzione Eolica (MPE). Impianti di energia eolica già esistente che a causa dello stato in cui versa la rete elettrica nazionale vengono inutilizzati e persi.

????INCREDIBILE!

Abbiamo molto da fare nel nostro paese in chiave di ottimizzazione delle infrastrutture e nuove tecnologie, vi riporto qualche dato molto interessante estrapolato dalla relazione dell’Arera sullo “stato di utilizzo e di integrazione degli impianti di produzione alimentati dalle fonti rinnovabili e di generazione distribuita” relativi all’anno 2020-2021:

????Eccesso di produzione da fonti rinnovabili al SUD: ormai accade da diversi anni, la produzione di energia elettrica da fotovoltaico e eolico nel Sud è spesso superiore al carico totale. Questo comporta che se l’energia non può essere trasportata altrove, o non potendola “stoccare”, per la sicurezza del sistema elettrico si rende necessario ridurre o interrompere la produzione da fotovoltaico ed eolico.

????Nel 2020 l’energia elettrica NON prodotta da impianti eolici a causa delle limitazioni imposte da TERNA (dette Mancata Produzione Eolica - MPE) è stata stimata in 822 GWh. Le limitazioni sono avvenute principalmente al SUD (circa 60%) a causa di periodi di “elevata ventosità” con conseguente congestione delle reti. Inoltre ci sono state congestioni locali verificatesi sugli impianti maggiormente soggette a tali fenomeni (Benevento3-Monfalcone-Foiano, Benevento2-Bisaccia380, Genzano-Oppido)

????L’energia stimata MPE (Mancata Produzione Eolica) viene comunque remunerata, non tutta in quanto c’è una franchigia e un indice di affidabilità, ma per darvi un’idea nel 2020 sono stati stimati dal GSE 815 GWh per un totale di 18 milioni di euro.

Ora alla luce di questi dati UFFICIALI è incredibile come il Governo continui ad essere miope: SPRECHIAMO ENERGIA RINNOVABILE, potremmo produrne di più ma abbiamo questi problemi sulla rete da risolvere. Ma invece di sfruttare questa crisi per accelerare sul miglioramento delle infrastrutture nazionali per una vera transizione energetica, continuano a ripetere gli stessi errori, le stesse strategie che ci hanno portato in questa situazione: continuano a stipulare contratti a lungo termini per l'approvvigionamento di gas, aumentano la produzione di energia da carbone in deroga ai limiti sulle emissioni in aria nazionali, regionali e prescrizioni delle Autorizzazioni Integrate Ambientali (vedi DL Ucraina), parlano di nuovi rigassificatori (anche a Taranto e Brindisi), parlano di aumentare le estrazioni di gas nazionali (pur sapendo che non saranno possibile nel breve periodo e non avranno nessun impatto sulla riduzione delle bollette, solo maggiore inquinamento). Non c’è nulla di tutto questo che riguardi una vera transizione energetica, l’opposto!

LEGGI L'ARTICOLO

Tempo di lettura: 4'

Pubblicato il: 06/05/2022 - 14:41:3


TORNA ALLA HOME
Giovanni Vianello

Terra dei Fuochi anche nella Capitanata: sono necessari controlli stringenti

Sul caso dei rifiuti nel Foggiano ho presentato una interrogazione parlamentare al ministero dell'Ambiente

Leggi di più

Giovanni Vianello

Emiliano che fine hanno fatto i fondi stanziati nel CIS su sanità e depuratori a Taranto?

Il Presidente pugliese chiede altri fondi per Taranto quando già da tempo ha palesato la sua negligenza nei confronti degli interventi, sull'uso industriale delle acque reflue e sull'ammodernamento di alcune tecnologie sanitarie, già finanziati con f...

Leggi di più

Giovanni Vianello

Con l'art. 41 al decreto Emergenze abbiamo sanato un vuoto normativo in tema di fanghi

L'emendamento all'articolo 41 del decreto emergenze è di buon senso, oltre a porre finalmente un limite agli idrocarburi nei fanghi usati come fertilizzanti, poniamo limiti anche ad altre sostanze

Leggi di più

Giovanni Vianello

12/01/22 - QT BONIFICHE EX ILVA: DRAGHI E IL MISE NON CONOSCONO IL LAVORO DEI PROPRI COMMISSARI.

E’ vergognoso che il MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) non sappia che i commissari Ilva in AS (che dipendono dallo stesso MISE) stanno portando avanti le bonifiche nelle aree escluse

Leggi di più

Giovanni Vianello

Fonti fossili, cancellata la quota gratuita delle royalties

Con le moifiche che abbiamo fatto in Bilancio, tutte le società petrolifere che hanno una concessione già attiva di coltivazione di petrolio sia in terraferma che in mare non avranno più alcuna quota gratuita

Leggi di più

Giovanni Vianello

Ok a mio Odg per recepire anticipatamente la direttiva ue plastiche

Accolto il mio OdG sul recepimento anticipato della direttiva "riduzione plastiche monouso"

Leggi di più

Giovanni Vianello

07/03/22 - Decreto crisi Ucraina è incostituzionale!

Ritengo incostituzionale il DL “Crisi Ucraina” perchè prevede l’invio di armi ad uno stato dove c’è la Guerra e quindi in contrasto con l’art.11 della Costituzione primo comma (L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa ...

Leggi di più

Giovanni Vianello

Aseco di Ginosa posto sotto sequestro

I sigilli dei Carabinieri forestali sono arrivati all’Aseco di Ginosa, un impianto di compostaggio del gruppo Aquedotto Pugliese (controllato al 100% da Regione Puglia). Quello che è successo martedì mattina fonda i timori dei cittadini

Leggi di più