L’invaso del Pappadai è un imponente sistema di irrigazione che sulla carta avrebbe dovuto portare acqua in circa 7200 ettari di campagne dell’Alto Salento. Il condizionale purtroppo è d’obbligo perché il Pappadai - finanziato per ben 250 milioni di euro dal 1984 - non è mai stato messo in funzione, gli impianti - inoltre - non essendo mai stati manutenuti per decine di anni sono ormai inutilizzabili. Insomma la storia dell’invaso del Pappadai è la narrazione di una grossa 'opera spreco' sebbene sarebbe importantissima per una parte della Puglia.
Ho chiesto al Governo - tramite una interrogazione parlamentare - di intervenire, anche per chiarire chi sia il soggetto competente per l’avvio del Pappadai, quale sia il ruolo del Consorzio di bonifica che gestisce lo stesso invaso ma che è commissariato dalla Regione Puglia dal 2011. In aggiunta, vorrei conoscere la provenienza dei finanziamenti finora ricevuti per l’opera e se magari il Governo possa prendere in considerazione un eventuale commissariamento statale, almeno per garantire una funzionale gestione delle acque nell’Alto Salento. Infine, chiedo di valutare tutti gli elementi riguardanti la storia del Pappadai semmai per disporre la configurazione di un danno erariale e ambientale.
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