Chi dimostra un minimo di obiettività nel giudicare sia il Piano regionale pugliese sulla gestione dei rifiuti che le numerose autorizzazioni provinciali rilasciate nel Tarantino sempre sul tema, non può non essere d’accordo sul fatto che vi sia un chiaro disegno perseguito da Regione e Provincia di Taranto a sfavore del capoluogo ionico. Quando dico che Taranto è la discarica della Puglia sostengo il vero: stiamo parlando di 1,3 milioni di rifiuti urbani e speciali smaltiti, a fronte di un totale regionale di 1,5 milioni.
La responsabilità di tutto questo è da attribuire alla Regione Puglia e alla Provincia di Taranto, partendo da Vendola per finire a Emiliano a livello regionale, mentre provinciale con Florido prima e successivamente con Tamburrano.
Il Ministero, rispondendo all'interrogazione cofirmata anche dal collega Cassese, ha confermato che le autorizzazioni per gli impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti attengono alle singole Regioni ma, nel caso pugliese, l’Amministrazione, con specifica legge, ha delegato tali competenze alle Province e alle Città metropolitane, le quali possono infatti rilasciare l’Autorizzazione Integrata Ambientale. Nel caso di Taranto si traduce come una precisa volontà, condivisa tra Regione e Provincia, inaccettabile perché totalmente a sfavore di Taranto e della sua provincia che, solo nel 2018, con le autorizzazioni provinciali rilasciate per i siti di Grottaglie, Statte e Massafra, ha raggiunto il limite.
Noi, insieme al Ministero che lo ha specificato nella risposta alla nostra interrogazione, siamo in attesa di conoscere la decisione del Tar di Lecce circa l’eventuale annullamento della deliberazione dirigenziale provinciale 45/2018, che ha concluso il procedimento amministrativo VIA/AIA sul progetto della discarica grottagliese. Intanto continueremo a mantenere alta la nostra attenzione sul caso affiancati dal ministero dell’Ambiente.
Io, in maniera specifica, ho provveduto a richiedere al neo presidente della Provincia, Gugliotti, un incontro formale sul tema dei rifiuti nel Tarantino.
Il ministero dell'Ambiente risponde a una mia interrogazione
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