La produzione dello stabilimento siderurgico di Taranto gestito da Mittal non si può ad oggi ritenere un’attività necessaria per il Paese chiamato ad affrontare una importante emergenza sanitaria. D’altra parte è anche vero che un blocco immediato degli impianti potrebbe comportare situazioni di pericolo.
Per questi motivi sarebbe utile ridurre al minimo la marcia degli impianti portandoli in regime di comandata, un minimo tecnico che permetterebbe di diminuire significativamente la presenza dei lavoratori in fabbrica e di conseguenza i rischi di contagio. Al contrario, invece, continuare a produrre sarebbe una follia, perché significherebbe esporre diverse migliaia di lavoratori provenienti da tutto il territorio regionale ed extra regionale, insieme alle loro famiglie e contesti sociali, al rischio di contagio.
Una situazione che non possiamo permetterci in alcun modo!
La seconda parte dell'intervista rilasciata all'AdnKronos, nota agenzia di informazione italiana, su Ilva e in merito ai fatti della passata domenica a Taranto
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