Secondo una ricerca del Centre for Research on Energy and Clean Air (Crea), organizzazione indipendente specializzata in analisi sui mercati energetici, dall’inizio della guerra in Ucraina, ossia negli ultimi 2 mesi, l’Italia ha pagato 6,9 MILIARDI DI EURO alla Russia per importare nel nostro Paese gas. petrolio grezzo, petrolio raffinato e carbone, ossia fonti fossili.
L’Italia è in seconda posizione come finanziatore di Putin, dietro la Germania (che ha pagato 9,1 miliardi di euro dall’inizio del conflitto) e davanti a Cina e Olanda, rispettivamente con 6,7-5,6 miliardi di euro.
Il problema, evidenziano gli analisti del Crea, è che finora la Russia ha aumentato i suoi profitti dalla vendita di gas, carbone e petrolio, anche a fronte di una riduzione di alcuni volumi esportati, perché la crisi energetica e la domanda sempre alta di carburanti fossili ha spinto i prezzi alle stelle. Nelle prime tre settimane di aprile le forniture di carbone sono cresciute del 20% e quelle di Gnl del 50%.
Voglio ricordare che in tempi recenti, prima dell’inizio del conflitto, ENI ha rinnovato un contratto a lungo termine per l’approvvigionamento di gas dalla Russia fino al 2036, giusto per chiarire per quale motivo siamo così legati alla Russia e di chi è la responsabilità di questo legame. Tuttavia il Ministero della Transizione Ecologica, ad un mio Question Time di commissione, non ci ha voluto comunicare quanti sono i contratti a lungo termine italiani con la Russia, chi sono le imprese che hanno stretto tali contratti, quali sono i quantitativi di gas per ogni contratto, nascondendosi dietro un VERGOGNOSO SEGRETO. Lo hanno fatto perché tali dati potrebbero sconfessare le scelte energetiche che il nostro Paese ha fatto e sta continuando a fare in tema di energia.
DRAGHI, DI MAIO E CINGOLANI SBAGLIANO E A PAGARE SARANNO GLI ITALIANI.
Poiché alla vergogna non c’è mai fine, in queste settimane stiamo assistendo ad un approccio spregiudicato ed irresponsabile di Draghi, Di Maio e Cingolani che assieme ad ENI stanno andando a stringere nuovi contratti a lungo termine con Nigeria, Congo, Mozambico, Egitto, Azerbaijan, nazioni per nulla democratiche e note perché calpestano i diritti umani. Se non ci fosse da piangere, è davvero ipocrita l’approccio del Governo italiano che per non sovvenzionare un Paese dittatoriale come la Russia, andrà a finanziare altri Paesi dittatoriali. Inoltre tra i nuovi partner energetici, ci sono gli USA, che estraggono il gas tramite il fracking, una pratica altamente inquinante nonché più costosa.
Quindi la politica energetica dell’Italia, secondo il governo Draghi e i partiti di maggioranza, è di sostituire le fonti fossili russe con altre fonti fossili di altri Paesi per nulla democratici e per giunta più costose! La maggior parte con il GNL (gas liquefatto) via nave che ha processi di produzione più costosi di circa il 50% rispetto a gas da pipeline (gasdotto), tanto pagheranno gli italiani!
A causa di questo Governo di irresponsabili (un Governo dell’accozzaglia guidato da Draghi ma con i voti fondamentali di Letta-PD, Conte-M5S, Salvini-Lega, Berlusconi-Forza Italia, Renzi-Italia Viva, Coraggio Italia, Liberi e Uguali con il supporto esterno di Fratelli d’Italia-Meloni) l’Italia sta perdendo l’ennesima possibilità di effettuare una vera transizione ecologica e si sta legando per un altro ventennio al gas, un combustibile fossile, il che renderà ancora schiavi gli italiani dalle fonte fossili che come ben sapete hanno costi esorbitanti e soggetti a speculazioni finanziarie che non dipendono dai reali costi di produzione.
LA SOLUZIONE NON E’ SOSTITUIRE QUESTE FONTI FOSSILI CON ALTRE FONTI FOSSILI, BENSI', LA SOLUZIONE E’ LA RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA.
La soluzione è procedere verso l’indipendenza energetica che non potrà mai essere raggiunta se si realizzano nuovi contratti di approvvigionamento da fonti fossili ma bensì puntando sulla riqualificazione energetica delle case e delle imprese con l’aggiunta di produzione energetica di fonti rinnovabili diffuse in modo da diminuire i costi di approvvigionamento energetico, diventando produttori di energia rinnovabile e soprattutto consumando meno energia ma aumentando al contempo la qualità della vita, il tutto a beneficio dell’ambiente e delle generazioni future (oltre che della bolletta odierna)!
Occorre poi investire nella rete elettrica nazionale, evitando congestioni che impediscono all’energia rinnovabile di essere immessa in rete, giusto per capire di cosa sto parlando, nel 2020 circa 800 GWh di energia eolica non sono stati immessi in rete a causa delle congestioni di rete!
Ma il Governo dell’accozzaglia, lo ripetiamo per l’ennesima volta, formato da Letta-PD, Conte-M5S, Salvini-Lega, Berlusconi-Forza Italia, Renzi-Italia Viva, Coraggio Italia, Liberi e Uguali, hanno sabotato il bonus 110% per la riqualificazione energetica rallentando la transizione energetica e creando numerosi problemi a cittadini (impossibilitati da avere una casa indipendente energeticamente) e imprese che sono sull’orlo del fallimento poiché il Governo Draghi ha cambiato le regole in corsa sulla cessione del credito d’imposta.
Il motivo? Se gli italiani diventano “efficienti energeticamente” avremo sempre meno bisogno di fonti fossili e questo fa male ad ENI e SNAM che basano il loro business sulle fonti fossili.
Vi lascio con un ultimo spunto, giusto per farvi capire come è marcio questo Paese: “l’informazione”, in larga parte, non sta parlando di come uscire dalla dipendenza energetica ma anzi glorifica Draghi e co. perché ci stanno legando sempre di più alle fonti fossili.
Un Paese allo sbando!
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