La nostra posizione, di tutti i parlamentari di Alternativa, sull'ordine di estradizione negli Usa per Assange:
“Con l’ordine formale di estradizione negli Usa per Julian Assange emesso dalla Westminster Magistrates Court di Londra sta per morire definitivamente il giornalismo libero.
La libertà di stampa e il diritto dei cittadini di essere informati su cosa accade nel mondo verranno archiviati come una delle tante pagine ingiallite del libro dei sogni dei diritti civili delle democrazie occidentali quando la ministra degli Interni britannica, Priti Patel darà formalmente il suo via libera finale al trasferimento di Julian in un Paese dove lo attende una probabile condanna a 175 anni di reclusione.
Rimane ancora una esile fiammella di speranza legata al ricorso da parte dei suoi legali, ma non ci facciamo illusioni: l’estradizione del fondatore di Wikileaks, accusato di aver smascherato i crimini di guerra commessi in Iraq e Afghanistan dagli USA e aver rivelato orrori che secondo Washington sarebbero dovuti rimanere segreti, è ormai cosa certa. La sorte di Assange andrà così a rafforzare l'allineamento dei media occidentali a una comunicazione di guerra.
Avremmo potuto evitare che ciò accadesse concedendo ad Assange lo status di rifugiato politico ma il Governo Draghi e una pavida maggioranza non hanno voluto che l’Italia si ergesse a baluardo della libertà di informazione lasciandolo marcire nella prigione di Belmarsh in attesa di un epilogo scontato. Hanno preferito non scontentare alleati che la democrazia pretendono di esportarla, usandoci come fattorini, invece che esercitarla a casa propria”.
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