La Soprintendente speciale per il Pnrr, durante l'audizione davanti alla Commissione parlamentare per le semplificazioni per gli impianti da fonti rinnovabili, ha confermato quello che sosteniamo da tempo: non è la tutela del paesaggio a bloccare le fonti rinnovabili. La mistificazione che alcuni politici o aspiranti tali stanno diffondendo è falsa e non ha alcun riscontro con la realtà.
??Innanzitutto è doveroso smentire i dati diffusi al pubblico: non sono 162 i progetti in attesa di ricevere il parere dal MIC ma solo 53 e parte di questi progetti pendenti sono carenti di documentazione da parte del proponente. Diversi progetti sono in “ciclostile” ossia non sono progettati per essere realizzati in una determinata realtà ma sono progettazioni standard uguali a prescindere che l’area d’intervento sia il Trentino, la Puglia o la Sicilia. A seguito di questa documentazione carente le Soprintendenza chiede le necessarie integrazioni a chi ha presentato il progetto ma sovente gli stessi proponenti rispondono dopo 3 anni.
??Inoltre le deregolamentazioni normative che il Governo sta portando avanti non solo sono inefficienti perché non affrontano il reale problema dei ritardi nelle autorizzazioni ma sono oltretutto dannose perché spingono gli enti competenti a compiere un lavoro imponente e affrettato ma sempre con lo stesso numero di personale. Vi è poi il problema delle “scatole cinesi”, ossia la titolarità della gestione degli impianti passa da un società all’altra e quando poi si esaurisce la produttività dell’impianto, c’è il rischio che rimanga un relitto nel paesaggio, un bel paradosso per una Repubblica che per Costituzione tutela il paesaggio e il patrimonio storico della Nazione.
????Da tarantino, poi, devo smentire le numerose inesattezze diffuse in questi giorni in merito al Parco eolico near shore di Taranto: abbiamo sentito che ci sono voluti 12 anni per le autorizzazioni ambientali e paesaggistiche, niente di più falso. La VIA è arrivata nel 2012 e anche quando è scaduta per ritardi non dovuti alle sovrintendenze ma perlopiù al cambio di società proponente e poi dai ricorsi al TAR del Comune. Anche alla scadenza della prima VIA i 2 successivi rinnovi sono giunti in tempi celeri, compresi i pareri paesaggistici, nonostante siano stati praticamente ignorati gli impatti sulla zona di tutela IBA del parco delle Gravine a qualche km di distanza. Insomma, ancora una volta, politicanti e aspiranti tali hanno perso una grande occasione per informare la cittadinanza sui reali problemi che hanno le rinnovabili ad affermarsi in Italia dovuti per lo più allo scarso ricorso agli incentivi e alla congestione di rete visto la scarsa carenza di stoccaggi di energia.
Ieri il Presidente pugliese Emiliano ha perso l'occasione di rimanere in silenzio, continuando ad attaccare questo governo e di conseguenza bloccando la Puglia...
Leggi di più
Oggi ho presentato un'interrogazione in commissione Ambiente per fare luce su modalità e tempistiche dell'adozione del PiTESAI
Leggi di più
Il Decreto Milleproroghe 2022 si trasforma nel 14° decreto Salva Ilva, Draghi e i partiti rappresentati nel Consiglio dei Ministri (PD, Forza Italia, M5S, IV, Lega, Leu) sottraggono i fondi del Patrimonio Destinato
Leggi di più
Ieri pomeriggio sono intervenuto sull'emittente locale Antenna Sud. Abbiamo parlato di PNRR e di occasioni perse per Taranto...
Leggi di più
Garantita stabilità sociale durante pandemia
Leggi di più
Negli ambiti dell'energia solare e dell'economia circolare grazie allo stanziamento in Bilancio di nove milioni di euro complessivi per il triennio 2019-2021
Leggi di più
Proprio questa mattina ho inviato nel merito una lettera di richiesta, anche all’attenzione di Michele Emiliano e dell’assessore regionale Giannini!
Leggi di più
I sindaci possono farlo!
Leggi di più