Stop al consumo di suolo. Presentati a Roma i nuovi dati Ispra

IL CONSUMO DI SUOLO IN ITALIA NON È IN CONTROTENDENZA ANZI...
Sono allarmanti i dati diffusi questa mattina da Ispra-Snpa in merito al consumo di suolo nel nostro Paese, è un fenomeno tutt'altro che in arresto!

Le proposte del ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, relatore al tavolo organizzato alla Camera dei Deputati per la presentazione dell'ultimo Rapporto, sono volte alla discontinuità di questa terribile abitudine. Stop al consumo di suolo, stop alla cementificazione selvaggia! Puntare invece, come indicato dal Ministro, sul recupero di spazi abbandonati ma ancora utilizzabili, e sulla creazione di orti urbani a disposizione della cittadinanza nelle aree prima occupate da strutture abusive, potrebbero essere due modi super veloci per invertire la rotta. 
Serve poi una nuova legge per difendere il suolo dal consumo e dallo spreco, e da subito faremo in modo che ogni autorizzazione a costruire passi preventivamente da una approfondita valutazione dei possibili impatti.

Come rivela l’ultimo rapporto Ispra sul consumo di suolo in Italia, il fenomeno della costruzione selvaggia, anche all’interno delle aree protette o a pericolosità idrogeologica, non tende ad arrestarsi, anzi rispetto al 2016 è in aumento. Stiamo parlando di ben 5.200 ettari in più! Tra tutte le frasi ascoltate nel corso della presentazione del Rapporto in sala della Regina alla Camera, una in particolare mi ha colpito, perché rende bene l’idea della gravità a cui assistiamo: “si costruisce una intera piazza Navona ogni due ore”, un dato di sicuro allarmante, e per cui le misure proposte dal Ministro Costa potrebbero essere risolutive, almeno nel lungo periodo.

Ma cosa succede nel capoluogo ionico e in provincia?

Tra tutti i comuni pugliesi, Taranto figura al primo posto per maggiore consumo di suolo espresso in chilometri quadrati: 52 per il capoluogo ionico, mentre Bari con 49 e Brindisi con 45 chilometri quadrati. Altro dato da sottolineare riguarda la provincia di Taranto, a San Marzano di San Giuseppe c’è stato tra il 2016 e il 2017 un incremento di consumo di suolo pari a 1,8%, numeri importanti se si pensa che il paese in provincia di Taranto è l’unico sul totale dei comuni a configurare nelle tabelle Ispra. A livello regionale poi, sempre il Rapporto, indica alcuni casi significativi di consumo di suolo avvenuti tra il 2016 e il 2017: nella zona intorno a San Severo, nel Foggiano, circa 12 ettari, su un totale di 24 di consumo di suolo, sono attribuibili alla costruzione di un’infrastruttura stradale, la Tangenziale Est; mentre a Martina Franca, nel Tarantino, il caso più eclatante è rappresentato dal completamento di un capannone industriale. Infine da rilevare è la presenza del progetto di realizzazione della nuova sede della Regione Puglia a Bari, tra la nuova edilizia maggiormente impattante legata al consumo di suolo. 
 

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Pubblicato il: 17/07/2018 - 15:33:0


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