L'emendamento soppressivo dell'immunità penale per l'ex Ilva di Taranto, approvato al Senato nell'ambito del dl Crisi d'impresa - anch’esso approvato dall’Aula di Palazzo Madama - porta la firma del MoVimento 5 Stelle, deputati e senatori tutti!
Ciò che ad oggi si conosce è l'obiettivo raggiunto: nessun passo indietro per TARANTO, i cittadini e i lavoratori del siderurgico. Ma gli aspetti che fino ad ora sono rimasti giustamente nell'ombra riguardano l'impegno e il lavoro profuso per più di un mese e mezzo, concretizzatosi in numerose riunioni, prima tra tarantini, poi tra pugliesi e infine tra i due gruppi del M5S alla Camera e al Senato.
È stato meraviglioso condividere le stesse idee non solo tra pugliesi ma anche con campani, siciliani, piemontesi, laziali, toscani, friulani, ecc... L'emendamento è solo la punta dell'iceberg, il visibile che ha fatto da testa d'ariete per tutti noi, compresa il già ministro Barbara Lezzi, che, come altri colleghi, ci ha sempre incoraggiato ad andare avanti, appoggiandoci e promuovendo le nostre istanze.
Non è finita qui, il lavoro è ancora molto lungo per far sì che si arrivi alla riconversione economica di Taranto e della sua provincia. Con l'immunità penale che ci lasciamo ancora una volta alle spalle, e questa volta auspichiamo definitivamente, i cittadini e anche noi potremo continuare a lavorare con fiducia per valorizzare e far crescere le risorse naturali e storiche già a disposizione a Taranto, le quali devono essere valorizzate dallo Stato Italiano.
Taranto è un banco di prova, stiamo costruendo il ponte che la colleghi a un nuovo mercato del lavoro, basato su innovazione, ambiente e turismo!
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