Se mettiamo in fila i provvedimenti voluti dal M5S e realizzati dal governo gialloverde prima e da quello rossogiallo poi, come conseguenza si assiste ad un forte disimpegno delle compagnie petrolifere in Italia.
Più di 2000 km quadrati di aree in concessione ai petrolieri sono state restituite allo Stato!
Il calcolo viene fuori sommando le cifre contenute nei 45 decreti pubblicati sull’ultimo BUIG (Bollettino ufficiale degli idrocarburi e delle georisorse).
Questo disimpegno graduale è dovuto anche grazie all’aumento dei canoni di concessione petrolifere: il decreto interministeriale pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso dicembre, in conseguenza della volontà parlamentare, rivede le modalità di versamento delle maggiorazioni dei canoni annui per le concessioni di coltivazioni e stoccaggio nella terraferma, nel mare territoriale e nella piattaforma continentale italiana.
In totale il Buig dà conto di 45 decreti ministeriali di riduzioni delle aree di concessione di coltivazione di idrocarburi sia onshore, sia offshore,
Per spiegare questa repentina uscita di scena delle compagnie petrolifere basta ricordare i provvedimenti recenti che hanno riguardato il settore. In un solo anno sono diventate legge le norme blocca trivelle con una moratoria, ossia la sospensione per due anni delle attività di ricerca di idrocarburi in attesa del Piano Nazionale delle Aree Idonee, l’aumento di ben 25 volte dei canoni di concessione, l’azzeramento delle franchigie gratuite per le royalty dell’estrazione del petrolio, l’IVA sulle piattaforme petrolifere. Un puzzle di interventi che punta a tagliare i sussidi dannosi per l’ambiente e disincentivare le trivelle e gli air gun.
LIBERATI MIGLIAIA DI KM2 DAI PETROLIERI
Emilia-Romagna e Marche hanno perso rispettivamente 580 e 407 chilometri quadrati di concessioni a terra su un totale di 5.379 e 1.339.
La Basilicata 348 su 5.241 e la Puglia 265 su 677, al Molise le concessioni sulla terraferma si sono quasi dimezzate.
(Dati estratti e info dalla rivista online Energia Oltre)
Ho voluto dimostrare di persona il mio sostegno al lavoratore Ilva licenziato da Mittal partecipando al presidio organizzato da USB a Roma
Leggi di più
A vantaggio di cittadini e imprese
Leggi di più
Taranto sarà la sede - unica in Italia - della Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio culturale subacqueo!
Leggi di più
Questa opportunità è il risultato dell’approvazione da parte del Mise e del MATTM del finanziamento di 35 nuovi progetti totali relativi al PREPAC
Leggi di più
15 gli interventi di messa in sicurezza nei comuni della provincia di Taranto
Leggi di più
Non sono soddisfatto della risposta di Cingolani perché si sta intervenendo ora per cercare di sanare un problema che era ampiamente prevedibile e che era già attuale
Leggi di più
L’emendamento soppressivo che abbiamo presentato è stato ACCANTONATO dai relatori (del M5S e della Lega) e il governo è della stessa opinione dei relatori.
Leggi di più
Oggi sono intervenuto in audizione del Ministro dello Sviluppo Economico Giorgetti per porre alcune domande sull’acciaio e poi in particolare sulla vicenda di Taranto.
Leggi di più