Cosa abbiamo fatto con un emendamento all’articolo 24 del dl Crescita?
Abbiamo blindato la proprietà della nuova Eipli, acronimo di Ente per lo Sviluppo dell’Irrigazione e la Trasformazione Fondiaria in Puglia, Lucania e Irpinia, per cui non potrà entrare alcun privato!
Abbiamo prorogato la concessione AqP per altri due anni, quindi fino al 31 dicembre 2023!
EIPLI...
Stiamo parlando di un Ente con 40 anni di commissariamento alle spalle e che da 8 è in liquidazione. Nel 2011 il governo tecnico Monti mise l’ente in liquidazione, a fine 2017 il governo Gentiloni individuò la forma della SpA in sostituzione dell’Ente liquidatore, aprendo la strada ai privati.
Cos’è l’EIPLI? Perché parliamo di nuova proprietà?
Se parliamo di approvvigionamento delle acque non possiamo non fare riferimento all’EIPLI, lo storico Ente irrigazione fondato nel 1947, che ormai da anni versa in cattive condizioni per il forte indebitamento, quindi messo in liquidazione e che non riesce a sostenere i costi di manutenzione delle nostre preziose infrastrutture idriche.
Soltanto il MEF e le Regioni hanno la possibilità di acquisire quote della nuova società che sostituirà la Eipli, prevista dalla legge di Bilancio del governo Gentiloni a fine 2017.
Difatti nessun soggetto privato: nemmeno fondazioni o neanche società partecipate delle Regioni.
Prima di passare all’altro punto contenuto nell’emendamento, vi spiego brevemente perché abbiamo scelto di avallare la SpA per l’Eipli.
Siamo stati costretti a intervenire a valle di un processo di liquidazione già avviato nel 2011 dal governo Monti nei confronti di un Ente pesantemente indebitato e non più in grado di provvedere alla manutenzione delle infrastrutture (qualcuno si è mai chiesto come procedono le manutenzioni sugli invasi lucani, no?). La forma della SpA ereditata dai passati governi consente di non gravare sul deficit pubblico, cosa che invece - in base al fiscal compact - sarebbe accaduta nel caso di un ente di diritto pubblico.
Tuttavia abbiamo blindato l’ingresso ai privati!
NOVITÀ ANCHE SU AQP
Con l’emendamento all’articolo 24 del dl Crescita non ci limitiamo a garantire la nuova EIPLI pubblica ma proroghiamo la concessione ad Acquedotto Pugliese di due anni, fino al termine del 2023. Questa proroga ci permetterà di aprire anche in Puglia una nuova stagione di confronto sulla necessità che l’Acquedotto Pugliese sia finalmente ripubblicizzato, al di là delle negligenze del governatore Emiliano che ancora non ha chiarito cosa intenda fare per il futuro di questo importante ente.
ABBIAMO VINTO UNA BATTAGLIA, I PRIVATI NON ENTRERANNO A GESTIRE LA NOSTRA ACQUA!
Quando dico che il Governo italiano sfavorisce la transizione ecologica è perchè non fa nulla per portare il Paese ad essere indipendente energeticamente e al contempo ambientalmente sostenibile.
Leggi di più
Sul decreto Cantiere Taranto si gioca una partita importante per cui è necessario il coinvolgimento di tutti
Leggi di più
Il mio pezzo su «Il Corriere del Mezzogiorno» Puglia
Leggi di più
Tramite un emendamento a mia prima firma al dl Crescita ho proposto lo stop alla continuità produttiva in caso di sequestro e la Valutazione preventiva del Danno Sanitario a tutela della salute dei cittadini e dei lavoratori
Leggi di più
L'Eni ha presentato due istanze di rinuncia per una concessione di coltivazione di idrocarburi (al largo dell’Emilia Romagna) e per un permesso di ricerca (al largo del Veneto)
Leggi di più
Parliamo di un primo stanziamento di 260 milioni di euro totali che sarà erogato alle Regioni per finanziare 57 interventi in tutto: 18 di progettazione e 29 anche di realizzazione sull’intero territorio nazionale
Leggi di più
Anche il Senato ha approvato il decreto Crisi Ucraina che come ho più volte sollevato, è incostituzionale almeno su due profili.
Leggi di più
La prima parte dell'intervista rilasciata all'AdnKronos, nota agenzia di informazione italiana, su Ilva e in merito ai fatti della passata domenica a Taranto
Leggi di più