In questo momento in Commissione Attività Produttive stiamo votando gli emendamenti al DL Bollette. Il Decreto presenta numerose criticità, si sono oltre 6 miliardi di Sussidi Ambientalmente dannosi, incentivi, di fatto, alle fonti fossili e alle industrie di armamenti, deroghe ai vincoli paesaggistici e una visione incentrata sullo sviluppo del gas che legherà ancora di più il nostro Paese al gas rendendo ancora più complicata la transizione ecologica. Ho presentato molti emendamenti per incidere maggiormente ma la Commissione ha deciso di comprimere il nostro diritto di segnalare emendamenti e per noi di Alternativa non abbiamo avuto neanche la possibilità di segnalarne un emendamento per ogni articolo (sono 43 articoli in totale) ed inoltre ci hanno già comunicato dal Governo che il Parlamento non avrà spazi per proporre emendamenti onerosi. E’ l’ennesima riprova di come il Parlamento abbia rinunciato alle proprie prerogative costituzionali in favore di un Governo autoritario.
Qui di seguito vi sintetizzo gli emendamenti che sono riuscito a segnalare:
All’articolo 5 ho presentato un emendamento per escludere le aziende inquinanti e i fabbricatori di armi dal ricevere crediti d’imposta per ridurre le spese energetiche. Questi incentivi sono di fatto dei Sussidi Ambientalmente Dannosi che gravano sulla finanza pubblica, risorse che possono essere impiegate per accelerare sulla riqualificazione energetica, sulle rinnovabili e sulla transizione ecologica ma che di fatto vanno in senso contrario.
All’Articolo 9 ho proposto un emendamento per cercare di risolvere un annoso problema dovuto all’inquinamento delle aree portuali. Come sapete, quando sono in porto le navi (che vengono alimentate da fonti fossili) rimangono accese per diversi motivi legati alla funzionalità delle operazioni di carico e scarico, il problema è che questa combustione di fonti fossili inquina e ammorba l’aria (chi vive nei pressi delle aree portuali sa benissimo di cosa parlo). Ho quindi proposto il “Cold Ironing”: consiste nel fornire energia alle imbarcazioni durante la fase di sosta in porto tramite una connessione elettrica con la terraferma. Questo permette di spegnere i motori durante l'ormeggio e ridurre l'inquinamento. Ho proposto che questo sistema venga considerato come “sitemi di ricarica pubblica per i veicoli elettrici” poiché di pubblico interesse, aiuta a diminuire il consumo delle fonti fossili, migliora l’aria che respiriamo senza impedire alle navi e ai porti di bloccare le proprie operazioni;
All’Articolo 12 in merito alle norme sulla semplificazione dell’installazione di impianti ad energia rinnovabili ho proposto un emendamento per sopprimere il parere non vincolante dell’autorità competente in materia paesaggistica attualmente previsto nei procedimenti di autorizzazione di impianti di energia elettrica da fonti rinnovabili su aree idonee.
All’articolo 16 ho presentato un emendamento per estendere il divieto di prospezione, ricerca e coltivazione di fonti fossili anche nel Golfo di Taranto. Ricordo che grazie ad un mio emendamento questa area ha intrapreso l’iter per diventare un’Area Marina Protetta, ricordo inoltre che è una zona marina dove da anni si svolgono studi per la presenza costante di cetacei e numerose specie marine e su cui sicuramente le attività di Airgun avrebbero effetti disastrosi. Sempre all’articolo 16 ho proposto un emendamento chiedendo di eliminare le esenzioni del pagamento delle royalties per le multinazionali del gas e utilizzare i maggiori introiti sia per calmierare gli aumenti dei costi delle utenze domestiche e delle utenze non domestiche in bassa tensione (e gli altri usi con potenza disponibile fino a 16,5 kW) sia per la realizzazione di Aree Marine Protette.
Infine per perseguire in maniera decisa la transizione ecologica e l’indipendenza energetica dobbiamo chiudere i rubinetti delle fonti fossili, per questo ho inserito un emendamento che propone il divieto di rilascio di nuove concessioni di coltivazione e nuovi permessi di ricerca e prospezione di idrocarburi già a partire da Maggio 2022.
All’articolo 21 ho proposto un emendamento per una maggiore trasparenza del Ministero della Transazione Ecologia in merito alle attività di stoccaggio e svuotamento del gas naturale correlate al monitoraggio dei fenomeni sismici (nel raggio 30 Km). In particolare ho proposto che per ogni sito di stoccaggio sotterraneo il MITE pubblichi ed aggiorni settimanalmente i dati sulle attività.
All’articolo 22 ho proposto un emendamento che ha l’obiettivo di sviluppare la mobilità sostenibile e chiedo che vengano previsti incentivi SOLO per le auto elettriche (emissioni di CO2 da 0 a 20 g/km). Non ha senso continuare a prevedere incentivi anche per le auto endotermiche alimentate da combustibili fossili.
All'articolo 28 ho proposto un emendamento per la sua soppressione e quindi il ripristino dei fondi per il dissesto idrogeologico, efficientamento energetico e messa in sicurezza degli edifici pubblici (oltre a quelli previsti per l’ampliamento dell'organico dei Vigili del Fuoco). Questi fondi sono stati dirottati dal governo per aumentare le risorse del Piano Rigenerazione Urbana. Un’azione gravissima vista la necessità che ha il nostro paese di interventi di messa in sicurezza dei territori. Sentiamo ormai spesso notizie di danni (e in alcuni casi vittime) dovute a frane o alluvioni, eventi naturali dovuti anche al cambiamento climatico che dobbiamo contrastare con una vera transizione ecologica e investimenti in opere strutturali.
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